Quando Jannik Sinner ha sconfitto Taylor Fritz nella finale degli US Open 2024, i fan pensavano che la controversia sul doping dell’italiano fosse finita. All’inizio dell’evento del Grande Slam, i suoi preparativi sono stati avvolti da una controversia sul doping, ed è stato rivelato che era risultato positivo due volte ad un agente anabolizzante a marzo, ma ha evitato la squalifica. Un tribunale indipendente ha accettato la sua difesa secondo cui i risultati dei test erano influenzati da una contaminazione involontaria.

Ma poi, nell’ultima settimana di settembre, la WADA ha presentato ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport e in una dichiarazione ha affermato: “La WADA chiede un periodo di squalifica compreso tra uno e due anni”.

Venerdì, il CAS in un comunicato ufficiale ha rivelato che l’organismo avrebbe avviato un procedimento relativo alla questione doping di Sinner, a seguito del ricorso della WADA contro l’assoluzione del giocatore.

In un comunicato stampa, il CAS ha affermato: “La Corte Arbitrale dello Sport (CAS) ha registrato la dichiarazione di ricorso presentata dall’Agenzia mondiale antidoping (WADA) contro la decisione emessa dal tribunale indipendente dell’International Tennis Integrity Agency (ITIA) del 19 agosto 2024 in cui è stato accertato che il tennista italiano Jannik Sinner aveva commesso due violazioni delle norme antidoping per le quali non aveva colpa o negligenza (presenza di metaboliti di Clostebol, di uno steroide e di una sostanza vietata), e per il quale non gli è stato imposto alcun periodo di ineleggibilità.”

Il CAS ha inoltre aggiunto: “Al momento non è possibile specificare un periodo di tempo per l’emissione della decisione. La decisione del Panel CAS sarà definitiva e vincolante, ad eccezione del diritto delle parti di ricorrere in appello”. il Tribunale federale svizzero entro 30 giorni per motivi limitati.”

I fan si sono anche chiesti se il CAS si pronunciasse a favore della WADA, quanto durerebbe la sospensione di Sinner. Alla domanda ha risposto Salvatore Civale, presidente dell’Associazione degli avvocati sportivi e dei progetti di Legal Aid della UEFA e della FIFA. Ha affermato che la sospensione sarebbe “un paio di mesi di squalifica”.

Intervenuto al Quotidiano Sportivo ha detto: “Sì, sinceramente avevo pochi dubbi. L’Agenzia mondiale antidoping vuole dimostrare e mantenere i suoi principi. Soprattutto l’intenzione è quella di difendere un insieme di precedenti abbastanza consistenti in questo senso”. C’è da dire che le tracce di Clostebol sono minime ma penso che un paio di mesi di squalifica potrebbero rischiare di portarseli, magari con un accordo tra le parti, e spalmati su un periodo non affollato di impegni sportivi.

Sinner, che attualmente è numero 1 al mondo, ha avuto un anno sensazionale, vincendo i titoli degli Australian Open e degli US Open. Spererà che il verdetto del CAS vada a suo favore.